TERRITORI / Addio a monsignor Giovanni Giudici: la nostra profonda gratitudine al primo vescovo che ha sostenuto Reti della carità

Il 18 gennaio ci ha lasciati S.E. mons. Giovanni Giudici, Vescovo emerito di Pavia. Era nato a Varese, il 6 marzo 1940. Ordinato sacerdote nel 1964, si era anche laureato in Lingue e letteratura moderna alla Bocconi nel 1972. Dopo i primi incarichi pastorali e un periodo di insegnamento presso il Seminario diocesano di Seveso, nel 1979 è nominato parroco a Milano mentre nel 1984 viene eletto decano e nel 1988 Vicario episcopale della Zona Pastorale II della diocesi di Milano. Nel 1990 papa Giovanni Paolo II lo nomina Vescovo ausiliare di Milano e nel 1991 il cardinale Carlo Maria Martini lo nomina Vicario generale della Diocesi ambrosiana. Dal 2004 è incardinato Vescovo della Diocesi di Pavia, divenendone Vescovo emerito nel 2016.

Ecco il ricordo di Reti della carità.

Monsignor Giovanni Giudici è stato il primo vescovo ad aver accompagnato il cammino di Reti della carità. Prima di avviare la nostra esperienza, nel 2013, andammo da lui a Pavia per ragionare sul senso di quell’idea che ci era venuta, cioè mettere insieme tutte quelle realtà impegnate nella missione evangelica della carità che si sentirono interrogate dal monito di Papa Francesco: «La Chiesa non sia una ONG».

Gli chiedemmo se non ritenesse utile e significativo, in un momento di crisi generale che avvertivamo allora, intraprendere un percorso che conducesse tante persone, che in qualche caso vivevano anche situazioni di incomprensioni e demotivazione dentro le proprie diocesi, a ritrovarsi intorno ai temi della fragilità, della povertà e della pace per riscoprirli in chiave autenticamente evangelica.

A Monsignor Giudici, che all’epoca era anche presidente di Pax Christi, chiedemmo di consigliarci e di guidarci per capire come incanalare le spinte che sentivamo verso una strada che aiutasse noi e le nostre realtà sociali a riscoprire il senso profondo del nostro operato e a diventare risorsa positiva e accolta anche dalla comunità ecclesiale.

Avevamo la necessità di capire come muoverci e la sua risposta fu di incoraggiamento verso la creazione di un tessuto che partisse dal basso e che si lasciasse continuamente interrogare dal significato di vivere una Chiesa povera, per i poveri, con i poveri oltre che dalle sollecitazioni del nuovo Papa.

Il nostro primo incontro pubblico si tenne proprio nella sede di Pax Christi e ospitò una sua illuminante riflessione. Il cammino di Reti della carità deve molto a monsignor Giovanni Giudici e, nel ricordarlo nel giorno della sua scomparsa, vogliamo pubblicamente esprimergli la nostra profonda gratitudine.

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