TERRITORI / Palermo, un anno senza Fratel Biagio: il ricordo di Riccardo Rossi

Il 12 gennaio 2023 ci ha lasciato Biagio Conte, per tutti Fratel Biagio, missionario laico, già eremita e fondatore della Missione Speranza e Carità di Palermo, realtà che si occupa di persone povere ed emarginate del capoluogo siciliano.

Abbiamo chiesto a Riccardo Rossi, esponente della Missione di Speranza e Carità oltre che amico di Reti della carità, un ricordo di Fratel Biagio.

Un amico, un fratello, una guida spirituale, questo e tanto altro è stato per me Fratel Biagio, che già da un anno, dal 12 gennaio 2023, è salito nelle braccia di Dio Padre. E’ stato il San Giovanni Battista dei nostri tempi, ci ha indicato la via della Bibbia e in particolare del Vangelo da seguire integralmente; la parola di Dio è eterna!

Lo conobbi circa 15 anni fa e trovai in lui una comunione di anime mai sentita prima; diventammo amici e nacque il giornale della missione da lui fondata intitolato “La Speranza”. Fratel Biagio, nonostante i suoi tanti impegni, aveva il tempo di chiamarmi per sapere come stavo e sovente era una telefonata provvidenziale. Come quando circa 10 anni fa, mi chiamò e io stavo per partire da Catania per Verona a riconciliarmi con la mia famiglia; pure lui stava partendo per il Veneto, direzione Schio, per ringraziare la Santa Bakhita e fare una testimonianza al liceo Tron.

Partimmo insieme e passammo alcuni giorni in un convento francescano a Schio; vivemmo un tempo di preghiera e di testimonianza che mi donò tanto Spirito Santo e quando andai dalla mia famiglia per riconciliami, nonostante le incomprensioni che avevano scavato un solco, il dono della preghiera mi rese molto mansueto e furono abbattuti i muri che ci avevano diviso. Per me in quel momento Fratel Biagio fu un dono del cielo, uno strumento attraverso cui, coinvolgendomi in una profonda e sentita preghiera, avvenne questo piccolo miracolo di rappacificazione con mia madre, mio padre e mio fratello. Tramite Fratel Biagio ho conosciuto Barbara Occhipinti, una volontaria della Missione, che è poi diventata mia moglie.

Nel 2015 da fidanzati andammo a trovare Fratel Biagio al Santuario della Madonna della Roccia, in provincia di Catania, dove si era fermato per qualche giorno, durante un suo pellegrinaggio. Lui disse a Barbara: “Questa vita non fa per te, Il Signore ti cerca da tanto tempo”; nello stesso momento si aprì un arcobaleno e tre tortore volarono verso il cielo; Fratel Biagio disse prontamente che quelle tortore eravamo noi tre! Barbara, grazie alle tante preghiere e a queste parole profetiche di Fratel Biagio mi sposò e scelse una vita missionaria accanto a me per aiutare chi soffre.

All’inizio del 2018 ero in crisi e feci una preghiera a Dio per avere una svolta nella vita, arrivai a Palermo da Catania e seppi che Fratel Biagio aveva appena iniziato un digiuno- preghiera; capii che il segno era arrivato e rimasi accanto al missionario laico che si era abbandonato sotto i portici delle Poste Centrali di Via Roma chiedendo a tutta la società di accogliere, di non lasciare nessuno indietro. Rimasi giorno e notte con lui e feci il suo comunicatore sociale dando notizia a tutti i media; quei giorni furono trasformanti, tanto che con Barbara decidemmo di trasferirci da Catania a Palermo e stare accanto a lui e alla Missione; io divenni il suo portavoce sui media e con la gente fino alla fine dei suoi giorni, il 12 gennaio del 2023. 

Mi ha insegnato che bisogna lottare per le cause giuste, spesso impopolari: per la Pace, per i diritti dei più deboli, per impedire il fumo delle sigarette e di tutte le dipendenze, per il rispetto del corpo, per contrastare la demoniaca festa di Halloween, gli inutili e costosi fuochi d’artificio, etc. Grazie ai suoi sproni di non avere mediatori con Dio, poco prima della sua morte ho scoperto i Libri di Cielo, scritti da Luisa Piccarreta, in cui si apprendono nuove esagerazioni d’amore di Gesù Cristo per riportarci nel Regno della Divina Volontà. 

Il giorno prima della sua morte, avevo letto per circa 6 ore il Libro di Cielo-volume 11- e mi ero completamente fuso in Gesù. La mattina, dopo la notizia, ero pieno di gioia, grazie a tanto Spirito Santo emanato dalla lettura paradisiaca e ho potuto manifestare lagioia di Cristo per la dipartita del mio amico che era sicuramente in Cielo e noi sulla terra stavamo vivendo tanti segni di provvidenza. Caro fratello, hai voluto tanto che il mio tutto fossero solo Gesù e la Madonna! Ora li ho trovati! Mi hai donato, con la tua testimonianza la preghiera, la speranza, il perdono, la certezza assoluta della fede in Cristo e la fondamentale devozione alla Mamma Celeste. Grazie amico mio, tu prega da lassù che anche io porti a termine la buona battaglia e vada nel Regno della Divina Volontà.

Riccardo Rossi

2 commenti

  1. 🌈🌠Grazieee di vero cuore, carissimo
    fratl Riccardo, per questa bellissima testimonianza di vita ❤😇🙏🙏🙏🤗😘🤗🌈🌠 Vi voglio beneeee Lina Fuoco

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