Sabato 4 luglio 2020 si è tenuta la prima assembla dell’associazione “Prima la comunità”. Lunedì 6 luglio “Prima la comunità” è intervenuta all’incontro Reti della carità “Reinventarsi nelle emergenze per le nostre realtà: tutela della salute e dei diritti” attraverso uno dei portavoce, Franco Riboldi, in rappresentanza della Fondazione Clelia Barbieri, una delle realtà promotrici di “Prima la comunità”.
Per “Prima la comunità” se la salute non è solo sanità, va da sé che la comunità ne è l’unica vera protagonista, perché è il contesto che sprigiona tutte le risorse per garantire il benessere dei cittadini attraverso la famiglia, la scuola, l’ospedale, i servizi sociali e sanitari, la cultura, le agenzie sportive, i luoghi di aggregazione. Convinzione che diventa vitale se i soggetti della società civile si riuniscono, si confrontano e prendono parola.
Ecco perché nasce il movimento “Prima la comunità”, una delle espressioni significative di promozione dal basso di un nuovo welfare, per trasformare molte risorse in energia politica e interloquire con chi decide per la collettività, chi amministra i comuni, chi legifera per il bene di tutti, chi governa le Regioni ed il Paese.
Il movimento “Prima la comunità” raccoglie anni di aggregazione e di lavoro concreto (riflessione, ricerca scientifica, buone pratiche, sperimentazione) di alcuni soggetti della sanità pubblica e del terzo settore che si sono interrogati sul volto autentico delle “case della salute”, nel superamento di una visione ospedalocentrica della sanità.
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